Erice. “Demagogia e populismo qui non trovano terreno fertile”
La politica ericina ha espresso sostegno al Presidente del Consiglio comunale di Erice, Ninni Romano. Dal movimento “Erice che vogliamo” hanno preso carta e penna per replicare alle critiche mosse in questi giorni, invitando quindi Romano ad andare avanti. Nella nota si legge: «Non si può e non si vuole sottacere alle gravi e irriguardose accuse rivolte da alcuni soggetti istituzionali (il consigliere comunale Luigi Nacci, ndr) e non istituzionali ma "apparentati" (l’amministratore del gruppo Facebook “Disservizi del Comune di Erice, Giuseppe Cirobisi) nei confronti del Presidente del Consiglio, Dottor Antonio Marco Romano, colpevole di cosa? Il "capo di imputazione" è quello di non aver convocato il Consiglio nello scorso mese di Gennaio: la ritengo un´accusa priva di fondamento. Al riguardo, il Presidente ha ampiamente motivato tale conduzione. In merito, non si riscontra nessuna omissione ed al pari non mi risulta che sia stata formulata alcuna richiesta di convocazione, ai sensi dell´art. 28 dello Statuto, che dà facoltà ad 1/5 dei Consiglieri – anche quelli "apparentati" – di richiedere la convocazione del Consiglio e l´iscrizione di argomenti e/o atti da porre all´Ordine del Giorno. L´unica "accusa" che può essere formulata al Presidente Romano è di essere eccessivamente democratico e rispettoso della minoranza consiliare, soprattutto in ordine agli orari di convocazione del Consiglio, al fine di assicurare la totale e condivisa partecipazione a tutti i Consiglieri: "In questo caso non è stato ben ripagato dalle ignobili accuse". Premesso che mi sono sempre dichiarato favorevole alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica amministrativa della propria città, condivido la nascita di qualsiasi comitato civico che non sia però uno strumento utilizzato da alcuni "noti" e probabilmente da altri sicuramente "mascherati", tutti con l´intento di destabilizzare un´azione politica onesta e rispettosa delle esigenze dei cittadini, la stessa vittima però della situazione socio-economica che investe il nostro Paese. Mi chiedo, ma quale virtuoso Sindaco, Assessore e Consigliere non desidererebbe le strade della propria città perfettamente asfaltate ed a norma, una città che non debba desiderare un bene primario per la vita e cioè l´acqua; una città dove vengano riqualificati i quartieri degradati; una città dove possa essere valorizzata la naturale bellezza del suo territorio per sfruttare al meglio il settore turistico, quale indiscutibile risorsa per rilanciare il piano occupazionale locale; una città dove sorgano strutture necessarie per la salute dei cittadini – Centro di Radioterapia – ecc.: "Bene, in questa direzione il governo della città ha pianificato una serie di progetti, molti dei quali dovranno essere finanziati dal governo Regionale e Nazionale, altri si stanno invece concretizzando, vedasi la Zona Franca Urbana". E vogliamo parlare della seduta serale che si è tenuta la sera del 23 Dicembre scorso dove, non pochi intimi, ma quasi la totalità dei Consiglieri, di maggioranza e di minoranza, erano responsabilmente impegnati ad esaminare ed approvare il bilancio, nonch´ il programma triennale delle opere pubbliche, che pone l´attenzione sulla totalità delle problematiche che interessano il nostro territorio: anch´esso in attesa di finanziamenti. Credo che tanto si voglia miseramente disconoscere. Tanto forse è anche sconosciuto dai "dirigenti" del "Gruppo Disservizi", poich´ non ho mai visto la loro partecipazione nelle sedute consiliari aperte al pubblico: troppo scomodo percorrere la strada per la vetta. Vista l´autorevolezza testimoniata anche a mezzo stampa, dove ingiustamente si chiedono le dimissioni del Presidente Romano, mi permetto di formulare un quesito al citato Gruppo: "sono pronti a chiedere le dimissioni del Presidente della Regione qualora lo stesso non desse risposte concrete al nostro territorio, al costo anche di fare un dispetto ad alcuni Onorevoli in zona?" Ben venga la diretta streaming, così almeno si farà chiarezza una volta e per tutte sull´impegno reso e sulle attività condotte dai componenti dell´aula consiliare. Personalmente, in osservanza alle prerogative riservate ad ogni Consigliere, non mi sono mai risparmiato dal formulare segnalazioni e proposte all´Amministrazione seguendo i canali consentiti e non necessariamente in aula consiliare o per tramite del "Gruppo Disservizi", senza risparmio di tempo ed energia, dando la precedenza alle esigenze del territorio e dei cittadini, ricevendo al riguardo, quando possibile, confortanti risposte dal governo della città. Per tali motivazioni non si comprendono le sceneggiate messe in atto a mezzo stampa, prive di motivazioni e non riconducibili all´interesse della collettività, ma sicuramente fedeli ad una strategia messa in atto da noti politicanti che già operano per riconquistare un territorio: sono sicuro che i cittadini ericini comprenderanno. Nel ritenere l´atteggiamento del Presidente Romano, nell´esercizio delle sue funzioni, sempre ispirato a criteri d´imparzialità ed a tutela delle prerogative di ogni Consigliere, con la presente ripongo ancora una volta la mia totale fiducia ed invito taluni soggetti a porre le dovute scuse per quanto reso, in rispetto anche dei cittadini che hanno legittimato una nuova classe politica ad Erice».
Commenti
07/02/2014 - che genuflessione! (fabio)
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